Legge di stabilità 2017 approvata: novità importanti per il Bonus Ricerca
La Legge di Stabilità 2017 (Disegno di legge, Senato della Repubblica, 07/12/2016 n° 2611) prevede diverse novità per il credito d’imposta per le imprese che svolgono attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (Bonus Ricerca).
- Proroga di un anno, quindi fino a tutto il 2020, del credito d’imposta per R&S.
- Il nuovo credito d’imposta sarà quadruplicato: aumentano i benefici concessi alle imprese che investono in programmi di R&S che passano dall’attuale importo massimo annuale – riconoscibile a ciascun beneficiario – di 5 milioni di euro a 20 milioni di euro (con una spesa minima di 30 mila euro).
- L’aliquota da applicare alle singole voci di spesa ammissibili ai fini del credito di imposta verrà uniformata ed estesa al 50% per tutte le voci di spesa ammissibili che ricordiamo essere:
– Assunzione di personale altamente qualificato impiegato nella ricerca (già 50%);
– Quote di ammortamento acquisizione o utilizzazione strumenti e attrezzature (era al 25%);
– Contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up innovative (già al 50%);
– Competenze tecniche e privative industriali (era al 25%). - Saranno ammesse all’agevolazione anche le imprese che operano sul territorio nazionale in base a contratti di committenza con imprese residenti o localizzate in altri Stati Ue, in Paesi aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo o inclusi nella lista di cui al decreto del Ministero delle Finanze del 4 settembre 1996, aggiornata dal decreto del 9 agosto 2016.
Le nuove disposizioni avranno efficacia a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016.
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